lunedì 26 giugno 2006

Weekend 24,25 giugno 06 - Gole del Cataolo (ME)

E’ passata meno di una settimana e ci si rivede al solito posto, stavolta la partenza è prevista nel pomeriggio di sabato alle 15:00. Si parte alle 15:45 per una svista di Antonio C. che ha dimenticato di comprare il pane… destinazione: Gole del Cataolo (ME), una forra percorsa dal torrente Gualtieri nel versante Nord dei Monti Peloritani.

Carichi come muli inizia il nostro viaggio.

Dopo circa 200 km di autostrada più altri 12 di strade, straduzze e trazzere giungiamo sul posto. Prima fase, sistemazione tende e scelta del luogo destinato al “barbecue”.

Stavolta Antonio si è limitato, soltanto 6 kg di carne tra salsiccia, costate e puntine di maiale più naturalmente lo “spizzulio” composto da olive bianche farcite, olive nere, qualche salamino ecc. ecc. ecc. Ore 19:00 prima passeggiata perlustrativa sul fiume.

Durante il percorso il nostro Rosario, ribattezzato Charles D. per l’occasione, ci invita costantemente ai suoi strani incontri con la fauna selvatica (tartarughe, rane, serpi, granchi d’acqua dolce e altro)!! Alle 20:00 si ritorna alla base e ha inizio la tavolata. Il cibo è buono, il vino anche, l’unico arnese diabolico sul tavolo è una lampada a gas con la quale il sottoscritto inizia una guerra a suon di ustioni e scottature. Unico rimedio disponibile sul luogo una strana erba “curativa” raccolta e consigliata dal nostro Charles D.

Orario imprecisato della notte seconda passeggiata sul fiume, stavolta però in acqua e a piedi scalzi. Terminate le nostre discussioni con rane, girini e granchi torniamo all’accampamento e stavolta per andare a nanna.

L’indomani la sveglia è prevista per le 9:00 ma alle 8:00 siamo già tutti fuori a far colazione. Conclusasi la fase di sistemazione della navetta, si entra in forra alle 10:45.

Contrariamente a quanto previsto entra con noi anche Silvia La Piccola decisa a superare le sue fobie acquatiche.

Superati i primi salti ci rendiamo subito conto che sarebbe stato meglio indossare una muta leggera.


L’unica ad averla è Daniela che per solidarietà, o forse per abilità di Antonio “Brass”, comincia ad alleggerirsi e concedere alla fine un servizio fotografico piccante. L’intero percorso viene compiuto in 5 ore con il superamento di sei salti, cinque dei quali armati sotto cascata data la ridotta portata idrica.




Per concludere, durante il viaggio di ritorno si decide di far tappa a Castel di Tusa dove ad attenderci c’è un bagno al tramonto e una pizza al tavolo di un ristorante.

Partecipanti: MarcoL, Antonio, Daniela, Silvia, Giorgia, Silvia, Livia, Piero, Rosario (Charles), Paolo

Notizia di Paolo.


Weekend 24,25 giugno 06 - M.te Conca, miniere di sale

Tutto inizia venerdi pomergio con la proiezione fotografica di Cesare Mangiagalli, speleofotografo lombardo, nostro ospite per realizzare degli scatti nell'inghiottitoio di Monte Conca, dopo aver concordato permessi e tempi con l?ente gestore della Riserva omonima.
Dopo averci ammaliato con le sue immagini e dopo una lauta cena consumata 'na za Pina, folkloristica vivandiera palermitana, abbiamo affrontato il viaggio per essere già sabato mattina a Milena ed entrare in grotta.
Arrivati verso l'una di notte ci siamo accampati alla meno peggio, dando il via a gradite "runfuliate"!
Sabato mattina, finalmente in grotta... ma a questa grotta spesso piace giocare con l'acqua... e infatti è copioso il flusso d'acqua presente già nell'impluvio che si deve costeggiare prima di accedere.

Flash, flash...


La nostra uscita si è dovuta arrestare all'attacco del secondo pozzo per la gran quantità d'acqua che cadeva e che difficilmente avremmo potuto evitare... come dice il saggio prima di passare

sotto la cascata... ci devo pensare due volte!!!

Approfittiamo comunque dell'uscita anticipata per delle birre e per fare un rapido giro per le più significative emergenze della zona.



Domenica, considerando l'acqua che abbiamo preso il giorno precedente, decidiamo di fare un giro nelle aree centrali della Sicilia per vedere delle miniere di sale... sotto un sole impietoso e con temperature che superavano i 40°... "era caldo secco però"... come se fosse una gran consolazione.





In ogni caso ritroviamo questi meravigliosi e per fortuna poco conosciuti posti della Sicilia, mentre attorno a noi sfrecciano centauri e quad impegnati in gare di fuoristrada.




Cesare... ti aspettiamo a settembre!!!

Partecipanti:
Cesare, Simione, Cristocca, Gaetenia, Ninozizu, MarcoV

martedì 20 giugno 2006

Capo Zafferano 18.06.06

Appuntamento al bar di via Oreto, ore 8:45.
Dieci minuti di autostrada e raggiungiamo Bagheria dove Piero ci aspetta già sotto casa.

Proseguiamo percorrendo la strada litoranea che collega Aspra a Mongerbino fino a Cala dell’Osta, conosciuta dagli indigeni come “Le Tre Piscine”… o qualcosa del genere!


Lì impaziente ad attenderci c’è Marco N. che apre le danze con una delle sue solite battute coatte!
Vestizione e partenza.
Raggiunto il meraviglioso arco naturale si arma la calata in corda doppia e giù per un salto nel vuoto di 27 m.



Dal termine della calata proseguiamo la nostra traversata lungo delle sottili cenge a pochi metri dal mare circondati dagli inquietanti gabbiani che volteggiano sulle nostre teste.



Il mare da sfondo e le stupende condizioni meteo non fanno altro che alimentare la nostra voglia di “bagno” che naturalmente alla fine verrà appagata.
Per terminare, dopo innumerevoli giri di piazza, classica birra al tavolino di un bar.


Partecipanti:
Paolo, MarcoN, Pietro, CrtistinaStk, Antonio, Rosario, MarcoL & Giorgia

Notizia di Paolo, foto di MarcoN

mercoledì 14 giugno 2006

Pozzo Landro 10_06_06

Escursione organizzata per controllare dei dati presi al Pozzo Landro, splendida grotta, composta da un unico pozzo profondo circa 55m.
Fortunatamente, verso le 14:00 abbiamo potuto ammirare lo splendido gioco di luce dovuto a all'ingresso diretto dei raggi solari, che dall'ingresso riuscivano a illuminare pure il fondo della grotta.
Partecipanti: Giuliana, Livia, Gebedia, Antonio, Simione, Gaetenia e MarcoV.

Pozzo Fiandra 4_06_06

En attendant Tenia-Lenia

Abisso del Vento 03_06_06

Per alcuni dei nuovi componenti del nostro gruppo questa è stata la prima uscita
dopo l'attività formativa.
Dopo aver aspettato i ritardatari e dopo che il buon ceres a messo a repentaglio
la sua vita e quella dei suoi passeggeri siamo arrivati ad isnello piuttosto presto.
Le condizioni meteorologiche erano sfavorevoli e non sono servite invocazioni divine di varia origine a calmarle, ma per fortuna siamo risciti ad entrare in grotta appena bagnati. Sono stato il primo a scendere, e quindi ad armare la grotta
e con qualche difficoltà e un pò di fatica,abbiamo cominciato a far strada verso il ramo bianchissimo.
I neospeleologi non hanno mostrato alcuna difficoltà nei temuti "traversi" e in poche ore siamo arrivati a destinazione, lì le donne della compagnia, le due silvie, hanno allestito un banchetto a base di insalata di riso (forse per farsi perdonare il ritardo...). Il lauto pasto è stato seguito dalla tipica pennichella mia e di Nino,interrotta dal ritorno degli altri dal loro giro di esporazione
nelle zone limitrofe.
I primi ad uscire hanno avuto appena il tempo di vedere il sole per qualche minuto prima che si rimettessea piovere, anche questo caso le invocazioni non sono servite!
E come direbbe Nino "agneddu e sucu, e finiu u vattiu",di corsa alle macchine a cambiarci e birra e patatine a Collesano...
partecipanti: Silvia(piccola), Silvia(grande), Ceres(ormai Gebedia), Antonio,Paolo e Nino e ovviamente io....
Simione

domenica 4 giugno 2006

Cena finale

Come ogni attività di gruppo che si rispetti, anche gli incontri sulla speleologia, hanno visto come atto conclusivo, una festosa cena.
Certo, si sono contate assenze si fra vecchi che fra nuovi, forse per il cattivo tempo, o forse per la lontananza del luogo scelto per la festa, ma in ogni caso nessuno si è bagnato per la pioggia e le segnalazioni per trovare la casa erano eccellenti!!!
La cena si è svolta tranquillamente fra salsicce al peperoncino, ottima carne e buon vino, che ci hanno condotti fino al rito dello "zuccherino" al quale tutti i nuovi, tra lacrime e sputacchi, si sono gloriosamente sottoposti.
Da lì in poi... l'ecatombe!
L'insana brama di vendetta per qualche innocente scherzo subito, ha propiziato, o meglio infarinato, le polveri della guerra!!! che solo dopo ettolitri di acqua versata, si sono finalmente spente.