lunedì 24 agosto 2009

Grotta dell’ Addaura – 22 Agosto 09 – “ Senza Speleotemi Siemu”

Appuntamento fissato per le 8 davanti l’antro dell’ Addaura, accompagnati dal più che mai loquace e intrepido Alberto, le 4 salsicce Napo, Gregorio, Alessandro, e il Principe
(di Calascibbetta) armati di casco e voglia di strisciare, iniziano la discesa verso le fredde e umide cavità dell’Addaura.





L’ingresso si presenta accogliente: stile bellolampo… e oltremodo variopinto in stile “murales-bomboletta”. Nell’avanzare si ritrovano più volte tracce “rupestri”, utensili di vita quotidiana (coperte,bottiglie,legna arsa e tanto altro ancora). Gli esploratori apprendono dai racconti dello “sciamano” Alberto che proprio in quelle spelonche non sono rare manifestazioni religiose e messe esoteriche predicate da “maghi neri voodoo”. Oltre all’aspetto ludico la grotta presenta un certo fascino con molte concrezioni calcaree e speleotemi musicali al tatto, non sono rare le concrezioni eccentriche e i fossili incastonati nella roccia. L’avanzare è molto agevole fino a che non si presenta il buco della “rinascita”( al quale il principe si è sottratto), battezzato così perché l’uscita dalla strettoia ha riportato per qualche secondo gli avventurieri allo stato fetale, facendogli riprovare il momento della venuta al mondo…
Proseguendo tra meandrini sfondati, traversi e passaggi aerei la compagnia si imbatte nel cosiddetto “passaggio della vergine”, un’enorme colonna posizionata al centro della galleria rende il proseguire simile allo sforzo e ai dolori del primo atto d’amore per una pulzella. Da qui il percorso si fa più impervio fino a giungere ad un traverso lungo 10m circa percorribile solo in opposizione, il che causa dolci dolori alle natiche e all’osso sacro degli sfortunati. Passato questo ci si ritrova al fondo della grotta, qui dopo un po’ di chiacchere, qualche minuto di meritato riposo e contemplazione ipogea, riparte il cammino verso la luce. Il ritorno risulta molto più veloce dell’andata e in un batter d’occhio ci si ritrova fuori. Qui tra chiacchiere, ristoro e foto si trascorrono gli ultimi esilaranti minuti dell’uscita…e poi tutti a casa!



Partecipanti: Alberto, Napo, Gregorio, Alessandro e il Principe.

Notizia di: Emilio e Gregorio

Foto di: Gregorio

mercoledì 5 agosto 2009

Palestra a Valdesi 05 Agosto 2009

La grotta del giorno precedente ha mietuto alcune vittime….ed alcuni non si presentano alla seconda palestra. Siamo a sempre a Valdesi. Il programma di oggi è quello di consolidare l’attività fatta nei due giorni precedenti.
Gli “allievi” si destreggiano con più scioltezza nell’attrezzamento di diverse campate: frazionamenti, traversi, giunzione di corde, spit, passaggio del nodo, ancoraggi naturali, vari tipi di nodi.
Sorgono spontanee le prime domande ed i primi dubbi: ma che nodo è meglio usare in questo caso? Lo spit lo metto qua o più esposto? Perché alcuni nodi si sciolgono più facilmente di altri? Ma questo ancoraggio mi tiene? Passo prima la maniglia o il croll? Insomma svisceriamo completamente tutti questi argomenti ed infine prepariamo i sacchi con il materiale per la grotta dell’indomani: l’Abisso del Vento.

Partecipanti: Caldarella, Nemo, Maddalena, Claudio, Il principe Filiberto, Alfredo (tutina), Leo

Notizia e foto di Leo

Abisso del Gatto 04 Agosto 2009

Partiamo da Palermo alla volta di Cefalù, dove recuperiamo le chiavi del cancello posto all’ingresso dell’Abisso del Gatto. Posteggiamo a pochi metri dalla grotta, ci cambiamo velocemente e ci dirigiamo verso l’ingresso della grotta: pozzo da 12 metri. Il primo che si cimenta nell’armo del pozzo è Alfredo: traverso, doppio attacco…deviatore e siamo giù! Superiamo la breve risalita ed iniziamo a progredire lungo il meandro iniziale…pozzo da 19 metri in cui si cimenta Maddalena: traverso…doppio attacco, 1° frazionamento e 2° frazionamento. Ora va avanti Nemo: meandro sfondato e imprecazioni dei neofiti…traverso…per non finire 60 metri più in giù ed altre imprecazioni. Nemo arma il P60 e siamo tutti alla sua base. Ci rifocilliamo ed alcuni iniziano la risalita…mentre in quattro proseguiamo: P19, meandro, P7, meandro, meandro ed ancora meandro…arriviamo alla zona denominata Kajal, e prendiamo la strada del ritorno. Lungo la risalita tutti incontrano qualche difficoltà….date dalla stanchezza, dalla poca esperienza, dal meandro bastardo stretto liscio e bagnato e dal freddo. Comunque sia, per le 21 siamo tutti fuori. Stanchi ma soddisfatti!
Qualcuno probabilmente inizia a comprendere (almeno mi auguro) che la speleologia nasconde dietro alla fatica….al freddo….alla paura….alla stanchezza, sensazioni ormai dimenticate: la soddisfazione di raggiungere con le proprie forze luoghi remoti….in cui il tempo scorre lento…che sono lontani dai ritmi frenetici della vita quotidiana, ed in cui i rapporti umani fra i componenti della tribù degli speleologi risultano veri, profondi ed indissolubili.

Partecipanti: Caldarella, Nemo, Maddalena, Emilio, Claudio, Samantha (anche detta la duchessa di…), Il principe Filiberto, Alfredo (tutina), Leo

Notizia di Leo

Palestra a Valdesi 03 Agosto 2009

Primo giorno del perfezionamento tecnico organizzato per far elevare il livello tecnico dei soci del gruppo. Siamo a Valdesi, dove i ragazzi usciti dall’ultimo corso si cimentano con i nodi, le tecniche d’armo, l’infissione di chiodi (…rigorosamente a mano!!!) e il passaggio del nodo. Due poveri disgraziati (Simone con martello e piantaspit e Nemo con trapano) vengono lasciati dal sottoscritto ad armare una parete di circa 80 metri con alla base una fitta vegetazione composta esclusivamente da rovi. Lo scopo era ufficialmente di far fare nuove esperienze ai due (missione compiuta)…ufficiosamente…mi interessava trovare una via d’accesso alla parete dal basso (purtroppo missione fallita…anche a causa dei pantaloncini di Simone, che con i rovi non andavano d’accordo).

Il resto del gruppo resta con me e Pietro ad apprendere, senza non poca fatica, i rudimenti della tecnica speleologica. Chi si diletta con vari tipi di nodi….chi pianta uno spit….chi arma una campata
e chi si aggroviglia alla corda per superare sia in salita che in discesa il temutissimo nodo.

Alla fine della giornata preparazione dei sacchi per l’uscita dell’indomani: l'Abisso del Gatto!

Partecipanti: Caldarella, Nemo, Simone, Maddalena, Emilio, Claudio, Samantha (anche detta la duchessa di…), Il principe Filiberto, Alessandro, Alfredo (tutina), Leo

Notizia e foto di Leo