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Slovenia, venti milioni per comprare le Grotte di Postumia
Grotte di Postumia in vendita per sanare il buco finanziario della Istrabenz. Va all’asta la società controllata che ha in concessione le celebri e immense cavità carsiche e la proprietà del castello adiecente l’ingresso della grotta principale. Prezzo base 20 milioni di euro
VALORE. Il prezzo di base è stato stabilito che sarà di 20 milioni di euro, ma secondo gli esperti, se l’”Istrabenz Turizem” ne raccoglierà 15 di milioni potrà ritenersi soddisfatta.
SACRILEGIO. Qual è il maggior timore che ora circonda la Grotta e i suoi abitanti? Che a subentrare nella concessione ventennale delle grotte sia un acquirente straniero. Una sorta di sacrilegio. Così il presidente dell’Associazione industriali di Postumia Igor Blazina ha subito preannunciato che i consociati sono anche loro pronti a predisporre un’offerta per la gestione dell’area turisitica di Postumia. Le offerte dovranno pervenire entro il 15 marzo. Le buste saranno aperte nel mese di aprile quando il venditore potrà stringere gli accordi di rito con l’eventuale compratore della società Turizem Kras.
L'OPERAZIONE. L’Istrabenz Turizem vende così principalmente il marchio commerciale delle Grotte di Postumia a cui lavorano 130 dipendenti, nonché il castello di Predjama e alcuni altri immobili dislocati a Postumia, ma di valore minore. La società Turizem Kras ha fatto registrare nel 2009 10,5 milioni di euro di incasso (erano 11 nel 2008), di questi solo 6 milioni dai biglietti d’ingresso alla Grotta di Postumia per un totale di mezzo milione di visitatori, più di 600mila euro dal biglietto d’ingresso al Castello di Predjama. L’utile netto è stato di 1,42 milioni di euro.
ORGOGLIO. Il battagliero presidente dell’A ssociazione industriali Igor Blazina ha dichiarato al quotidiano lubianese ”Delo” che all’interno della locale Assindustria si stanno dando un gran da fare perché la loro possa risultare l’o fferta vincente perché in un caso come questo è fondamentale che la gestione delle bellezze naturali della Slovenia rimanga in mano slovene. «Di certo - ha dichiarato - noi sloveni, quando nel 1990 abbiamo votato per l’indipendenza non avevamo in mente fatti simili».
MINISTERO. Laconica la risposta del portavoce del Ministero dell’economia sloveno, il quale spiega che l’esecutivo nel 2008 ha rinnovato per 20 anni il contratto di concessione delle grotte alla società Turizem Kras e non ai proprietari di questa società, per cui la Istrabenz turizem non può incidere sui diritti di concessione. Del resto, hanno altresì precisato Lubiana, che il governo non può in alcun modo intervenire per garantire chi sarà colui il quale in questo caso subentrerà nella proprietà, perché se così facesse si ritroverebbe sul capo una procedura di infrazione da parte dell’Ue.
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(16 febbraio 2010)
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