Finalmente dopo tanto parlare della grotta Pietrazzi le speleo seghe si offrono di farci da guida. Appuntamento alle 8,30 alla fermata della metro di viale Francia, dove ovviamente ci sono solo io, Silvia (cambi improvvisi di orario o gente che non si sveglia manco con le cannonate….???). Verso le 9 vengo raggiunta da Ceres e Antonio e finalmente alle 9,30 circa arrivano gli altri: Però, Miglio verde, u’ Sfincionaro e Nemo.
Arrivati nei pressi ci cambiamo e cominciamo la “salitina” sotto il sole (circa 45°) per arrivare alla grotta.
All’ingresso Nemo e Miglio Verde cominciano a scendere, seguiti subito da noi. La grotta non ha bisogno di essere armata, quindi procediamo tranquillamente (più o meno scivolando… dato che la grotta è sorprendentemente umida!!!). C’è chi procede velocemente, c’è chi come me preferisce abbarbicarsi un po’…!
Mentre Però si diletta facendo lo scavatore… Ceres rimane come noi affascinato dalle meravigliose eccentriche e le altre concrezioni e si lancia in un vero e proprio servizio fotografico…!
Il tutto viene disturbato dagli strani rapporti fra u’ sfincionaro, Nemo e le concrezioni.
Arrivati quasi al fondo uno strano odore di carburo ci lascia un po’ perplessi…ma procediamo un po’ nell’ immenso salone e subito riconosciamo la voce di Alberto (che era entrato prima e sapendo che saremmo arrivati ci aspettava al buoi!!).
Restiamo un po’ con lui…e approfittiamo per mangiare qualcosina!! Dopo i soliti riposini pomeridiani cominciamo un po’ di corsa a salire (Però deve andare a “lavorare”), e raggiungiamo subito l’uscita.
Tardiamo un po’ ad arrivare alle macchine dato che un cavallo con puledrino pensano bene di bloccarci la strada. Dopo vari tentativi di avvicinamento e corse in mezzo alle case, riusciamo ad aggirare l’ostacolo. Sfiniti raggiungiamo le macchine, ci cambiamo e di corsa in un bar per l’immancabile birra!
Notizia di Silvia, foto di Ceres
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