martedì 9 settembre 2008

Esplorazione Pianetto - 8 settembre 2008

Pomeriggio afoso, siccome per adesso lo scazzo mi segue come un ombra (e a quanto pare anche a Simone) decidiamo di passare un pomeriggio diverso andando a svolgere il compitino che ci ha lasciato Marco per le vacanze. Vedere due posti il località Pianetto.

Il primo indicato con il toponimo Zubbio ci fa ben sperare di avere la strada spianata per entrare in qualche buco nuovo.


Il posto era segnalato dal buon Mannino che parlava anche di un cancelletto con funzione di filtro per evitare che in grotta entrasse materiale e la ostruisse. Guardando attentamente ed osservando la disposizione del materiale trasportato e facendo anche caso alla pendenza del condotto ci siamo accorti che l’acqua non entra da questo cancello ma vi esce. Il condotto termina quasi subito. Entrando, ci aspettiamo di trovare un ambiente naturale e invece le pareti erano fatte in tufo (Calcareniti Bioclastiche) e il tetto con dei traversi di cemento, come in alcuni Qanat. Quello che sembrava un inghiottitoio in realtà era una vecchia opera di captazione per rifornire i terreni antistanti, IMHO (leggi In My Humble Opinion, a mio modesto parere).

Ne approfittiamo per fare un giro intorno alla ricerca di qualche pertugio, ma per via della posizione di uno di questi e per l’inaccessibilità di entrare all’interno del toponimo Zubbio (era chinu i ruvietti) ci siamo limitati a fare un esplorazione dall’alto; speriamo in futuro in altre esplorazioni armati di macete.

Ci spostiamo nel secondo punto, vicino a Cozzo Vaccheria. Lì è segnata una dolina, andiamo a dare un’occhiata. La dolina, dal piano di campagna è profonda circa 5-6 metri, immersa nel verde di un calmo boschetto. Essendo sotto parete è ricoperta dai massi e dal detrito caduti dalla parete stessa e quindi non si riesce a vedere o trovare un’ entrata.

Si torna a Palermo prima che faccia buio, lo scazzo, almeno per il pomeriggio è placato.

Partecipanti: Simone e Ceres

Notizia e foto di Ceres