lunedì 30 aprile 2007

Incontri sulla speleologia. Gola Secca 29.04.07



Terza escursione degli incontri sulla speleologia.
Ci si muove verso Gola Secca, che dopo le ultime piogge, proprio secca non si fa trovare.
Fortunatamente il tempo tiene, e non arrivano i temuti scrosci d'acqua dal cielo, a guastare l'escursione.

Quindi giù, affrontanto di vari salti che questa bella forra propone.

Fortunatamente quest'anno, come da programma, tutti i partecipanti hanno percorso la forra sia in discesa che in salita...
Certo è che inevitabilmente e solo... per ovviare a colpi di calore e alle fatiche della progressione in salita, qualche piccola rinfrescata si è resa necessaria...



Notizia e foto di MarcoV

Prime palestre di roccia degli incontri sulla speleologia

Sabato 21.04.07 e domenica 22, nella consueta e splendida cornice di Sferracavallo, è iniziata l'attività pratica degli incontri sulla speleologia.



Come sempre i neofiti si sono scontrati con le prime difficoltà della tecnica di progressione su sola corda, ma con l'esercizio tutti hanno iniziato a prendere confidenza con questo tipo di attività... e con i vari lividi ed ematomi derivanti...




Per la prossima palestra aumenteranno ritmi e difficoltà, sperando che quegli strani, improvvisi e soprattutto mirati, scrosci d'acqua... non ci vengano a trovare!


Foto di STK e Sandro.

venerdì 27 aprile 2007

Grotte di Belmonte Mezzagno

Nell'ultimo numero della rivista "le 4 terre" (anno III n.1, 2007), numero speciale su Belmonte Mezzagno del periodico di informazione dei Comuni di Altofonte, Belmonte Mezzagno, Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela, sono state destinate quattro pagine alle grotte del territorio di Belmonte.
Lo studio sulle cavità è nato da una convenzione tra il Comune di Belmonte Mezzagno e il Dipartimento di Geologia e Geodesia dell'Università degli Studi di Palermo, che ha poi coinvolto il nostro Gruppo Speleologico per la realizzazione della documentazione fotografica, topografica e per un aiuto nelle fasi di esplorazione e armo delle varie grotte.


venerdì 13 aprile 2007

Incontri sulla Speleologia per studenti di Scienze MM.FF.NN.

Il Gruppo Speleologico SpeleoPetra del CAI di Petralia Sottana, organizza dal 16 aprile al 15 maggio 07, in collaborazione ufficiale con il Dipartimento di Geologia e Geodesia dell'Università degli Studi di Palermo, gli Incontri sulla speleologia, rivolti a studenti e laureati in Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, dell'Ateneo del capoluogo siciliano.

Nell'ambito di questa attività sono previste le seguenti uscite pratiche:

Sab. 21/04 Palestra di roccia a Sferracavallo (Palermo);

Dom. 22/04 Palestra di roccia a Sferracavallo (Palermo);

Dom. 29/04 Escursione in forra, Gola Secca, Madonie;

Sab. 05/05 Palestra di Roccia a Sferracavallo (Palermo);

Dom. 06/05 Escursione in grotta verticale, Pozzo Fiandra (Palermo);

Dom. 13/05 Escursione in grotta verticale, Abisso del Vento (Isnello, Palermo).


notizia di Marco

mercoledì 4 aprile 2007

Grotta del Gelo_ 31.3.07-01.04.07

Le cattive condizioni meteorologiche dei giorni precedenti avevano quasi del tutto cancellato le nostre speranze, ma fidandoci delle previsioni meteo decidiamo di tentare. La meta prevista è la Grotta del Gelo, una galleria di scorrimento lavico all’interno della quale attualmente è presente del ghiaccio perenne. L’ingresso della grotta è ubicato sul versante Nord dell’Etna ad una quota di 2047 m s.l.m., circa 1 km a Nord della Sciara del Follone.

Si parte il sabato mattina presto con l’obiettivo di raggiungere nel primo pomeriggio il rifugio S. Maria (1632 m s.l.m.), situato a Sud dell’omonimo monte e bruciare così i primi 4 km di marcia, che in condizioni normali non sono tanti, ma con uno zaino di 20 kg ciascuno sulle spalle e 400 m di dislivello da compiere in salita, sembrano non finire mai. La fortuna sembra assisterci, infatti giunti sul luogo della partenza decidiamo immediatamente di alleggerirci lasciando in macchina le ingombranti “ciaspole”. Il sentiero iniziale infatti è completamente sgombro di neve, e intuiamo che le stesse condizioni sussistano fino al rifugio.



A parte qualche chiazza di neve, l’intuizione è giusta e giungiamo al rifugio alle 17:00 (1 ora in anticipo rispetto ai tempi di marcia previsti). Raccogliamo la legna, (non contate di trovare legna messa a disposizione dalla forestale asciutta!!!), accendiamo il caminetto e via con i risotti liofilizzati.

L’indomani ci rendiamo conto che la nostra “paraculaggine” (termine auto-attribbuitoci per l’occasione) continua a crescere, infatti, il cielo è senza una nuvola e il vento pare che abbia dimenticato l’Etna. Alleggeriti gli zaini da inutili cianfrusaglie, alle 08:00 iniziamo la nostra salita. Dopo circa 1 km abbandoniamo il comodo sentiero forestale per deviare in direzione della grotta. La neve adesso c’è ma la “paraculaggine” anche, e di conseguenza la troviamo in condizioni ottimali per poter salire senza eccessivi sforzi.

Dopo circa 5 km di marcia giungiamo alla tanto agognata meta.

Decidiamo di utilizzare una corda per scendere in sicurezza il saltino iniziale.

Una volta dentro, come disse il buon Marco, ci rendiamo conto di essere dei privileggiati per avere avuto la fortuna di visitare un simile posto. La migliore foto, fatta dal migliore dei fotografi non potrebbe mai ritrarre in maniera degna ciò che si trova all’interno di questa grotta.


Stalattiti, stalagmiti e colonne di ghiaccio alte fino a 3 metri.


Il piano di calpestio è completamente ricoperto da strati di ghiaccio che in alcuni punti raggiungono spessori misurabili di circa 2 metri. La parte percorribile ha uno sviluppo di circa 100 m suddivisa in un primo tratto ad andamento sub-orizzontale ed un secondo caratterizzato da una ripida pendenza. Nelle condizioni attuali lo strato di ghiaccio che ricopre questo secondo tratto tende ad unirsi nella parte terminale con la volta della grotta, lasciando una piccola strettoia alta circa 20 cm.






Dopo centinaia di foto decidiamo di risalire e all’uscita della grotta troviamo ad attenderci un gruppo di sci-escursionisti di passaggio.



Risistemiamo gli zaini e giù di corsa fino al rifugio dove ci aspettano le cianfrusaglie abbandonate.


Unico stop prolungato durante la discesa: manovra di liberazione della gamba di Cristina che sprofondando nella neve è riuscita, non si sa come, a farsi avvinghiare il piede da un faggio eccitato!!







notizia di Paolo.

partecipanti: Paolo, Stokka, Giorgia, MarcoL, Pietro

lunedì 2 aprile 2007

Crolli da Monte Pellegrino


Sabato 30 marzo 2007 si sono verificati dei crolli nel settore Schiavo-Bonzo di Monte Pellegrino (PA).
Si sconsiglia vivamente di percorrere il sentiero alla base della montagna, nel settore citato perchè persistono ulteriori crolli.
A maggior ragione si sconsiglia di arrampicare lungo i monotiri e le vie di questo settore di Monte Pellegrino.

Anche domenica mattina, mentre era in corso un sopralluogo del CNSAS e della Protezione Civile del Comune di Palermo, i tecnici impegnati nei controlli, si sono dovuti allontanare dalla parete a causa di una scarica di materiale roccioso.