lunedì 25 gennaio 2010

Inghiottitoio di Ciminna-24 Gennaio 2010 -The Neverending Story

Ed eccoci di nuovo qui! Altra domenica altra grotta!

Appuntamento ore 8.00 in viale delle scienze, la squadra è composta da : Ceres, Miglio, Padre Ciolla, Ponzio, Laura (quella che parla così), Sghiry (al secolo Tappina), il Principe e l’indimenticabile Suzuki (barcollo ma non mollo) Santana, non si perde tempo e si viaggia verso Ciminna!

Ore 9.00 arrivo a Ciminna, breva pausa biroches per Ponzio e breve caffè strategico per individuare il bar per dopo, e ci si mette in cerca delle Serre di Ciminna!

Le successive 3 ore sono trascorse alla disperata ricerca di quella f-----a strada che avrebbe dovuto condurre all’imboccatura della grotta, 3 ore nelle quali i nostri eroi sono stati sballottati,

da indicazioni fallaci ed ingannevoli, su e giù per tutto il dedalo di viuzze che circondava la ridente cittadina e per di più accompagnati dal continuo arrancare del Santanino affogato dalla benzina sporca che quel cornuto di benzinaio (gli deve venire nelle corna) gli aveva messo (n.d.r. Pompa A.C. da sostituire), ed e stato piu o meno in quel momento che nelle menti dei suddetti è cominciato a sorgere un atroce dubbio che col passare del tempo si è trasformato in certezza… “qui c’è qualcuno che porta attasso!!” …non si è ben capito chi, se qualcuno dei presenti o qualcuno che aveva avuto l’infelice idea di pensare a loro durante la giornata ma sta di fatto che solo dopo ben 3 ore sono riusciti a trovare un anima pia che li conducesse sulla retta via, sempre sia lodato lui! Uomo delle patate!

Così forti delle nuove conoscenze infusegli dall’uomo delle patate (sempre sia lodato) Ceres e Miglio, a bordo dell’arrancante Santana, vanno in avanscoperta per vedere se finalmente stavolta la via è quella giusta. Infine, ma dopo molte altre vicissitudini, i due trovano il tanto agognato ingresso che appare, come un miraggio, dietro un campo di frumento!!

Ore 12.30 si recupera il resto del gruppo e nonostante l’ora un po’ tarda si decide per entrare!

Ore 13.00 si lasciano le macchine dove possibile, ci si veste, e si comincia a fare strada!

Circa mezzora dopo il gruppetto è tutto radunato davanti l’ingresso e si comincia a scendere.

Il primo a scendere è Ceres, il quale arma nel modo migliore con quello che riesce a trovare (le condizioni degli ancoraggi lasciavano un pò a desiderare) il successivo è Miglio, Laura, Il Principe, Ponzio, Sghiry e infine Gregorio.

La grotta è composta da un pozzo iniziale di 12 metri impostato su una frattura, che in certi punti e larga meno di 30 cm (il che provoca qualche problema a qualche elemento dalla “cachiera” di rilevanti dimensioni), che si affaccia su una galleria molto ampia disseminata di carcasse di coniglio e di guano di pipistrelli, dei quali però si è visto solo un esemplare. In fondo alla galleria sulla destra superando un passaggio stretto si apre un labirinto ricco di concrezioni brillanti e dalle forme più assurde (la più spettacolare è un enorme concrezione a forma di abete che ricorda un albero di natale),

è sempre emozionante una grotta nei gessi, le forme che i cristalli riescono ad assumere sono inimmaginabili! Lo sviluppo della grotta è di 180 metri circa e la profondità non supera i 30 metri, arrivato al fondo il gruppetto non contento si concede un pò di esplorazione; l’ambiente è ricco di cunicoli e fratture fangose nelle quali e divertente infilarsi, sia per il bello di infangarsi sia per mettersi alla prova e per sperare forse, invano, forse no, di trovare un'altra sala e poter urlare a chi sta dietro “CONTINUAAA!!”

Dopo essersi accertati di non aver tralasciato nemmeno il minimo buco inesplorato, si comincia a tornare ma non prima di aver scattato qualche foto per ricordare quelle forme spettacolari, ovviamente facendo massima attenzione a non romperle, così dopo poco ci si riunisce tutti alla base del pozzo e si decide chi disarma, e dopo molti rifiuti, si trova finalmente un volontario… Miglio (non l’avessi mai fatto maledette palle di fango attorno ai nodi), cosi ricomincia la salita!

Giu l’attesa è lunga, cosi si ammazza il te

mpo affrontando vari discorsi, ed emerge che un pò per tutti questa attività, oltre agli aspetti ludici avventurosi e culturali, è anche una fuga dal mondo e dai problemi, uno stacco, una possibilità di rilassarsi e di mettersi anche un pò a confronto con se stessi e con le proprie capacità! Poi si comincia a raccontare barzellette di basso livello per pareggiare un pò i conti con i discorsi seri di prima!

La salita procede senza problemi cosi alle 17.30 si esce e ci si dirige verso le macchina ululando ad una stupenda mezza luna allo zenit, ci si sveste e si parte alla volta del bar individuato di mattina per gli immancabili birra, patatine e babbio!

Ore 19.30 si comicia a fare strada verso casa…

Ore 20.30 si arriva a Palermo stanchi, sporchi, ma soddisfatti… e contro ogni pronostico anche questa avventura è finita!


Alla prossima!


“i due dopo 3 mesi, schifati l'uno dell'altro, si guardarono negli occhi e dissero… dai seppelliamola!”


Notizia di: Miglio

Foto di: Ceres

Partecipanti: Ceres (Ciubecca), Miglio, Padre Ciolla, Ponzio, Laura (quella che parla così), Sghiry (al secolo Tappina), il Principe e L’indimenticabile Suzuki (barcollo ma non mollo) Santana.



1 commento:

Nemo ha detto...

La barzelletta dei 3 naufraghi!