lunedì 1 febbraio 2010

Grotta Pietrazzi - 31/01/2010 - (Piccoli speleo crescono…)

Appuntamento ore 9.00 a casa di Claudio, (praticamente a 10 metri da dove si posteggia) tappa caffè e tappa panini e si và verso la meta.
La giornata non è delle migliori e il cielo, che non lascia presagire nulla di buono, dopo poco ci regala le sue gocce gelide, così sotto un incessante pioggia ci cambiamo e passiamo alla modalità “underground”.

Sotto la pioggia non è facile ricordare il percorso, è di qua! No è di la! Comunque poco dopo riusciamo ad individuare l’ingresso, apriamo la porta, e ad uno ad uno scendiamo verso le tenebre!

Io vado per primo, entro felice perchè per la prima volta siamo soli… non c’e nessuno che ci dirà cosa fare… la strada la dobbiamo trovare noi, e in un batter d’occhio scivolando in mezzo al fango siamo tutti nella prima sala (caratterizzata da un tetto super-concrezionato e da un laghettino ai lati del quale si dipartono le due vie che portano giù), scendo per la via di sinistra con i Claudii dietro, faccio un bolina per facilitare la discesa dello scivolo, arrivati giù tocca a me fare gli onori di casa e cosi presento, a chi non era mai venuto, Giulio (enorme masso in bilico sul vuoto che sta li fermo non si capisce come, e che non deve essere assolutamente toccato), nessuno sembra felice di conoscerlo ma lo si supera con tranquillità e si scende verso il fondo…
a tutti piace questa grotta forse per la sua bellezza, forse per le sue meraviglie, forse perché per scendere non usando corde si sta a contatto con la roccia ci si mette alla prova, a volte si vincono anche paure o forse e solo bella e affascinante… intorno a mezzogiorno arriviamo nella sala finale, nella quale ci concediamo un po’ di relax, un po’ di babbio e un po’ di cibo prima di esplorare il fondo e i suoi spettacoli.
Salgo io sulla parte sinistra del salone, quella che porta al laghetto, arrivo su e faccio un bolina per agevolare la salita, quando siamo tutti su facciamo qualche foto, stiamo un po’ li a goderci quelle forme, poi scendiamo e ci dirigiamo verso destra dove si arriva ad una saletta bassa il cui tetto è

denso e strapieno di concrezioni e il pavimento è tappezzato di concrezioni rotte, non si capisce se la causa di questo danno sia solo naturale o se ci sia lo zampino dell’uomo in mezzo, anche qui passiamo un pò di tempo a scattare foto e a scherzare, poi la stanchezza si fa un pò sentire cosi decidiamo di prendere la via del ritorno, tutto procede per il meglio, ma stavolta si sale dall’altra via quella un po’ più difficile ma di sicuro più soddisfacente, arrivati su Gregorio disarma lo scivolo e dopo poco (alle 14.00 circa) siamo tutti fuori!
Siamo tutti soddisfatti di questa uscita, soddisfatti (per quanto potesse essere semplice la grotta) di essercela cavata da soli e di aver apprezzato ancora di più questa attività… e cosi ci si avvia verso la macchina e poi verso l’immancabile bar per birra e schiticchio!

E per fortuna senza morti e feriti la prima uscita degli “scassa pagghiari” si è conclusa!

Alla prossima…

Notizia di: Miglio

Partecipanti: Miglio, Gregorio, Claudio&Caludia, Sfincionella, Ponzio

Foto di: Miglio

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