venerdì 2 luglio 2010

Zubbione della Pizzuta - 30 Giugno 2010

Stessa ora, stesso luogo di appuntamento, stesso ritardario….

Adesso che siamo tutti, io, Simone, Nemo, Nina e Alberto siamo pronti per partire alla ricerca della Pizzuta sperduta e con il gps speriamo di riuscire a trovarla. Si perché la fortuna nelle ultime due uscite non ci aveva aiutato molto, visto che due uscite su due non siamo riuscite ad entrare in grotta. Anche questa volta abbiamo avuto qualche problemino con la macchina di Simone ma per fortuna la macchina di Nemo è stata sufficiente a portarci ai piedi della nostra desiderata grotta.

Finalmente siamo tutti attorno alla macchina a vestirci e preparare i vari sacchi ma c’è anche chi mostra i propri ultimi acquisti cercando di convincere tutti che si tratti della cosa più utile del mondo. Pronti! Il sole è caldo ma c’è un leggero vento che alleggerisce la ripida salita; qualche piccola sosta, una visitina al Garrone che non può mancare ed eccoci continuare alla volta della Pizzuta.


Adesso il percorso comincia a farsi più piacevole, il sentiero è battuto e ora mai siamo quasi in quota. Finisce il sentiero e cominciamo ad imbatterci in erbacce e rovi sempre più alti, ognuno va da un lato diverso e io e Nina cerchiamo di inseguire Nemo che è la persona più vicina a vista d’occhio.

Camminiamo, scendiamo, saliamo, improvvisamente, si fermano tutti, si sente una voce, forse abbiamo trovato l’ingresso solo che dalla nostra postazione non vediamo Simone che era li davanti e quindi seguiamo la sua voce, dopo qualche minuto eccoci anche noi davanti quella frattura tanto cercata, da la si poteva ammirare uno splendido panorama, l’assenza di alberi davanti permetteva di ammirare tutta Piana degli Albanesi con alla sua destra lo splendido lago. Io che avevo preferito camminare fresca comincio a vestirmi, Simone comincia ad armare mentre Nemo gli da dei consigli. E’ tutto pronto sembra incredibile ma finalmente si entra in grotta.

Una volta dentro l’unica cosa che apprezziamo immediatamente è la temperatura, fuori c’era terribilmente caldo mentre dentro si sta veramente bene. Ci si ferma aspettando che scendiamo tutti dal primo pozzo, Simone intanto prosegue ad armare, Nemo raccoglie goccioline d’acqua e Alberto comincia a raccomandarci tutte le grotte che gli vengono in mente. Si continua il percorso e dopo scivolate varie fatte con il sedere per evitare di cadere arriviamo alla stanza dei laghetti…. Che luogo magnifico!!!

Tutta la salita fatta all’andata ripagava quella splendida saletta, inoltre la luce dell’acetilene rendeva tutto ancora più bello. Dopo aver fatto la foto ricordo e raccolto anche qui le goccioline ci siamo fermati a mangiare qualcosina e subito dopo io e Nina abbiamo ricevuto una piccola lezione di nodi…Il freddo però adesso cominicava a farsi sentire quindi è cominciata la risalita. Una volta sopra, soddisfatti, ci incamminiamo verso la macchina, ma alternativamente i nostri uomini si inchinavano a raccogliere qualcosa e quando si alzavano avevano un mazzetto di origano in mano che durante tutta la discesa si è andato moltiplicando.
Arrivati alle macchine, prima di tornare a casa non possiamo saltare la tappa cannolo e così una volta in paese ci sediamo e dopo esserci mangiati più o meno un cannolo e aver bevuto un bicchiere di the torniamo a casa soddisfatti e felici per la nostra prima uscita col gruppo.



Partecipanti:
Nemo, Simone, Alberto, Antonella (Nina) e Lu-Isa
Notizia e Foto di Lu-Isa

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