giovedì 7 maggio 2009

Zubbia Camilleri - 26 Aprile 2009

Partenza per le 7.30 o almeno così doveva essere. Siamo un po’ in ritardo facciamo subito strada verso il “ridente” paese di Cattolica Eraclea. Per i corsisti di quest’ anno è la prima esperienza in grotta; riusciranno i nostri eroi a superare le insidie della Zubbia Camilleri? Lo scoprire tra poco.
Prima di iniziare ci dividiamo in tre gruppi: il primo capitanato da Marco V. e dal sottoscritto (Gruppo Sexual Chocolate), il secondo guidato da Simone, Alberto e Sandro (Gruppo Villani)
e ultimo ma non per importanza il gruppo di Gnutti, Sebastiano e Spincio ( ormai Piero ) (Gruppo Vermi a Pallini). Per entrare passiamo in mezzo a una siepe i ruvietti e poco dopo siamo gia sopra il primo pozzo (dove come un fissa mi ignagghio la mano), superato da tutti con qualche timore, forse perché era la prima discesa in grotta?

Camminiamo, strisciamo, viaggiamo, mangiamo ed eccoci al secondo pozzo. Molto facile e anche molto insidioso, in quanto le correnti d’aria che si creano a causa della variazione di pressione barometrica tra l’esterno e l’interno fanno sì che si creino dei moti vorticosi viaggianti verso l’attacco del pozzo, di tale forza e intensità da portare con se modeste quantità di fango. Ma siccome noi siamo sempre molto gentili con i corsisti, nello stesso tempo che si infangavano c’era chi li sciacquava dall’alto.

Siamo sopra il pozzo degli anelli, scendiamo e veniamo letteralmente rapiti dal bellissimo gioco di erosione degli strati. Arrivati tutti al fondo un altro pozzettino e poi via verso il quarto pozzo, dove il buio ha creato dei momenti di difficoltà a qualcuno, ma la rassicurante presenta di S.Marco dal Frazionamento rende tutti più tranquilli.
Qui si mangia qualcosa prima di uscire, con la voracità di un branco di lupi siberiani, viene divorato tutto quello che era nei personali, o meglio quello che ne è rimasto dato che qualcuno ha fatto opera di carità verso il Gruppo Villani (si è fatto sgamare u manciari). Usciamo dalla finestrella che ancora c’è luce, la salita verso le macchine è dura, ma il desiderio di arrivarvi è tanto. Dopo un po’ arriva il Gruppo Villani a cui vado incontro per dare sostegno morale e poi al Gruppo Vermi aPallini; dove alcuni, a giudicare dall’espressione sui loro volti, credo non avessero gradito la salita dopo la grotta.

Carichiamo armi e bagagli in macchina e partiamo alla volta di Palermo, dove Sandro rischia di farsi schiacciare dalla jeep di Marco in retromarcia a causa della sua insistente, intollerante e inopportuna voglia di tenere gli abbaglianti accesi.

Notizia e Foto: Ceres

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