venerdì 24 agosto 2007

Gola Secca 23.08.2007

Tutti puntuali all’appuntamento (ore 7,30),…non succede mai! Io, Nemo, Gebedia e Sandro. Ad Altavilla recuperiamo Però e ci dirigiamo verso la meta di quest’oggi: la parte bassa di Gola Secca (Madonie). Superato il paese di Campofelice di Roccella ci accorgiamo che tutto il paesaggio intorno, fino sopra Collesano, sta bruciando o è già bruciato. Ancora una volta l’uomo riesce in pochi minuti a distruggere quello che la natura ha costruito in tanti anni. Superato il bivio Mongerrati il paesaggio è, fortunatamente, quello di sempre. Raggiungiamo velocemente il luogo dove solitamente lasciamo le auto e ci imbrachiamo. Prima però assistiamo allo sdolcinato scambio di regali fra il collezionista di ossa (Gebedia) ed il collezionista di carogne (Però). L’uno ha portato in dono uno scrafagghio morto (non so di quale specie) confezionato dentro un barattolo di vetro, l’altro delle ossa concrezionate, dentro una più spartana confezione, costituita da un sacchetto di plastica trasparente.
Finalmente, dopo i convenevoli, ci incamminiamo verso la gola. La prima parte è facilmente percorribile se non fosse per la presenza di diverse piante di rovi. Arrivati alla prima verticale (all’incirca 40 metri), Nemo fila la corda dentro il sacco…poi con delicatezza gli faccio notare che non l’ha filata bene e quindi gli do una mano ad uscirla nuovamente dal sacco, per fargliela rifilare di nuovo :))).
Il pozzo si presenta come uno scivolo molto inclinato sul cui lato destro si può apprezzare distintamente la successione degli strati di roccia. Armo su di un albero, poi su una radice, metto un fix per un deviatore e siamo giù. Alla sua base la gola è completamente invasa da mosche, tafani, moscerini e da qualsiasi altro tipo d’insetto ronzante e fastidioso. Al nostro passaggio gli insulsi insetti si alzano in volo dando luogo ad una sinfonia ronzante veramente fastidiosa.
Comunque sia, raggiungiamo il secondo salto, anche questo mette ben in evidenza gli strati rocciosi.
Mettiamo un fix…traverso…attacco su un albero…fraziono con un fix e scendiamo su di una bellissima superficie di strato…dopo circa 10 metri siamo alla sua base. Qualche altra arrampicata fra i massi, altri rovi, un piccolo salto (5 metri), tafani in quantità ed in breve raggiungiamo la confluenza con il Vallone Madonie.

Questo si presenta percorso da un torrente d’acqua… e noi approfittiamo per rinfrescarci un po’, e rifocillarci con un lauto pranzo.
Sazi e addolciti dal dolcino, gentilmente offertoci da Sandro, iniziamo la risalita, Nemo si offre “volontariamente” di disarmare e così, velocemente, siamo fuori dalla gola.
Sistemati gli zaini in macchina, ripartiamo verso casa, ma al bivio Mongerrati le fiamme sono vicino la strada…la strada verso Isnello è chiusa, fortunatamente per noi quella per Collesano è ancora percorribile, anche se pure questa, lambita dalle fiamme. Ci fermiamo a Collesano per il solito “birra e patatine”….poi finalmente verso casa.

Notizia di Leo
Foto di Leo e Gebedia

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