martedì 21 agosto 2007

Monti Sicani 20.08.2007

Partiti di buon’ora (ore 7,00) alla volta dei Monti Sicani, dove avevo individuato da diverso tempo delle grotte, io e Nemo abbiamo subito la prima brutta sorpresa…le prime due cavità, raggiungibili con una breve calata in parete, sono all’interno di un’area chiusa dalla Soprintendenza dei BB.CC. per la presenza di alcuni siti archeologici. Decidiamo quindi di rivolgere le nostre attenzioni verso un’altra cavità poco distante ed accessibile dopo una breve camminata.
La cavità si presenta con un primo grande ambiente, sicuramente utilizzato da qualche pastore per ricoverare le pecore, e prosegue con un secondo ambiente poco più piccolo, dove invece delle pecore, soggiornano una quantità sterminata di moscerini. La grotta al suo interno presenta diversi speleotemi fra cui alcune colonne di grosso diametro.
Usciti dalla grotta decidiamo di fare un giro attorno ad essa, per cercare qualche altro ingresso, ma senza successo.
Tornati alla macchina andiamo a fare un po’ di ricerca in esterno in una zona poco distante, ma dopo circa un’ora di scarpinare in un area intensamente carsificata, l’unica cosa che otteniamo è una bella puntura di insetto (forse una vespa) sul braccio di Nemo.
Ci spostiamo nuovamente con la macchina per fermarci all’attacco di una gola, sulle cui pareti si aprono alcune cavità…tutte naturalmente chiudono dopo alcuni metri…e che culo!!! A quel punto decidiamo di percorrere la gola, senza che Nemo disdegni le more ed i fichi, che crescono alla base della gola.
Dopo un primo salto di qualche metro, con alla base un laghetto, il suddetto culo, ci porta dal cielo un breve scroscio d’acqua. Armiamo il salto successivo (sempre con alla base un laghetto) con un chiodo da roccia…il tempo di scenderlo ed un nuovo scroscio d’acqua, questa volta più lungo, torna a “deliziarci”. Ora davanti a noi abbiamo un laghetto lungo alcuni metri ed abbastanza profondo da farci il bagno. Decidiamo di aggirarlo arrampicando sulla sinistra dove è presente una cengia. L’arrampicata non è delle più semplici, visto che l’acqua caduta, ha reso la roccia viscida al punto giusto per fare un bel tuffo…fortunatamente (ogni tanto non guasta) riusciamo ad aggirare il laghetto senza tuffarci dentro…da quel punto in poi la gola si apre un po’ ed è tutta percorribile con piccole arrampicate…se non fosse per i rovi che vi crescono all’interno e che allietano la nostra progressione. Arrivati all’uscita abbastanza umidi (direi bagnati) e visto l’orario decidiamo di tornare in fretta verso la macchina, ma la nostra progressione è notevolmente rallentata dall’ingordigia di Nemo, che si ferma ad ogni passo per mangiare fichi e more selvatiche. Lungo la risalita, sempre il suddetto culo, ci allieta con un’altra pioggia…ma questa volta non di acqua (troppa grazia Sant’Antonio), bensì di pietre!!! Le piogge precedenti hanno sicuramente reso instabili le pareti sopra di noi, che ora scaricano qua e là, pietre della dimensione di un pugno chiuso….riusciamo comunque ad uscire dalla gola senza ulteriori complicazioni.
Il rientro a casa, “fortunatamente” va liscio come l’olio!!!

Notizia e foto di Leo

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