venerdì 4 gennaio 2008

Abisso del Vento 02.01.2008

Il nuovo anno è appena cominciato e noi siamo di nuovo in grotta.
Dopo un anno di assenza (causa dottorato a Dublino), anche io mi accingo a rientrare nel mondo sotterraneo, con un poco di paura, ma anche con tante forti emozioni e mille ricordi che mi accompagnano.
L'appuntamento doveva essere davanti l'ingresso della grotta alle 9.30, ma causa neve, il gruppo proveniente dalle madonie (Stokka, Sirmione, io e due cladestini Marco N. detto topolino e Piero rinominato paperino) ha riportato un leggero ritardo (circa due ore) sulla tabella di marcia. Il gruppo proveniente da Palermo (Gebedia, Nemo e Maddalena o Katarina per gli amici) invece è arrivato puntuale in loco. Ci siamo cambiati al gelo fra patatine, pane conzato, mandarini leccati e bestemmie varie. I due clandestini topolino e paperino ci hanno accompagnato sino all'ingresso e sono rimasti con noi alla ricerca di pipistrelli e a fare foto solo per poco, lasciandoci poi al nostro destino. Paperino infatti soffriva di sgradevoli movimenti intestinali dovuti al tè al bergamotto preparato da Simone.
Il primo a scendere e quindi ad armare è proprio Gebedia. Noi osserviamo e Simone supervisiona, io lotto contro la mia bomboletta che ferma da mesi e mesi sembra intuppata (tipico termine irlandese). Il prode Gebedia riesce a portare a termine la sua opera nonostante una strana pioggia di ossa di olive inspiegabilmente scatenatasi in grotta e quindi comincia la discesa; è l'una, è tardi e noi siamo 6, si prevede una lunga giornata.
Alla base del primo pozzo è la Stokka che prende in mano la situazione e seguita da Simone arma sino alla base del 35.
Lo stillicidio in grotta era abbondante come non lo avevo mai visto, lungo il cammino ritroviamo bamboline di corde all'attacco dei pozzi, ma noi usiamo il nostro materiale e armiamo. Circa tre o quatto pipistrelli profondamente addormentati ci fanno compagnia lungo il cammino.



La discesa non comporta alcun problema, solo Nemo ha qualche difficoltà a scendere un sacco un poco più "pesante"...meglio sempre dare un'occhiata si potrebbe scoprire che strani massi si sono autocatapultati dentro il sacco!!Gebedia sfoggia la sua videocamera intelligente che ti avverte che c'è condensa (Simone deve ancora pagare un grosso pegno per non averci creduto), ma non funziona e quindi niente riprese sino alla base del 35.
Mentre la Stokka arma, io mi diletto a provare sensazioni vecchie, l'imbrago che ti sega i fianchi, le goccioline che ti cascano diritte diritte dentro la tuta, le mani spaccate dagli attrezzi ecc..
Alle 3 siamo alla base del 35. Ci fermiamo a consumare un "misero pasto frugale", pasta al forno (sono lasagneee!) salame, olive, panini con funghi, mozzarella e prosciutto, mandarini, cioccolata bianca e fondente.



Finalmente la video camera entra in funzione e Simone può urlare le sue perle di saggezza.
Alle 4 circa cominciamo a risalire, la Stokka per prima, poi Katarina, Simone, io, Gebedia e Nemo a cui tocca disarmare. Per strani fenomeni scogniti un moschettone decide di farsi un piccolo voletto e di rimanere in grotta, noi invece risaliamo. Nemo disarma sino alla base del primo pozzo, Gebedia il resto sino all'uscita. Ci perdiamo a ricordare le prodezze durante i corsi, le varie tecniche di sbagnamento degli attrezzi nuovi (grazie per cosa avete fatto ai miei!), la fenomenale capacità ingurgitativa di Marco V., il sadismo di Leo.
Uscendo il cielo è già stellato, non è tardi (sono solo le 7 siamo stati velocissimi in risalita), il buio è totale e il freddo è...lasciamo perdere!
Scendendo, guidati da Simone e la Stokka, scopriamo una via alternativa per arrivare alle macchine (ci siamo persi), ci cambiamo al gelo e via di nuovo verso casa.
Ci si rivede in estate grotte!!
Partecipanti Stokka, Sirmione, Nemo, Katarina o Maddalena, Gebedia e la Riccia.


Notizia di Rosi
Foto e video di Nemo e Gebedia

1 commento:

Luca Cavallari ha detto...

Bella esperienza di inizio anno
come vi capisco:-)
Buone grotte
Luca
ps: mi sono permesso di linkare il Vs Blog al mio...