martedì 22 gennaio 2008

Nel lontano aprile 2007

Il Manifesto delle SpeleoSeghe

Nel lontano Aprile 2007, quattro giovani aspiranti geologi si accostavano alla speleologia tramite il corso promosso dall’Università e dall’onorato G.S. SpeleoPetra CAI sez. Madonie Petralia Sottana, a cui tanto questi giovani devono in termini di rispetto.
Proprio nei primi incontri, i quattro fondatori di questo sotto gruppo speleologico, si guadagnarono l’ormai storico appellativo di “SpeleoSeghe” per la fiacca che li contraddistingueva dal gruppo nella progressione in grotta.

I quattro speleologi si guadagnarono altresì sul campo dei nuovi nomi che hanno preso ormai con fierezza il posto dei vecchi.

Giuseppe detto “MiglioVerde”



Marco detto "U’Spinciunaru”



Mauro detto “La Capra”



Roberto detto “Nemo”


Il primo a guadagnarsi il nuovo nome fu il trinitario Giuseppe che proprio nella primissima grotta, a Pozzo Fiandra, tentò invano di ribellarsi al nonnismo degli speleologi che guardavano i corsisti spauriti come prede da molestare. Con il suo fallito tentativo da rivoluzionario ottenne solo l’accanimento dei veterani e in breve venne condannato a morte, quindi a percorrere il miglio da cui il suo nome: MiglioVerde.

In seguito toccò a Marco ricevere il battesimo che arrivo nella seconda uscita in programma, l’Abisso del Vento, che molti considerano la mamma di tutti gli speleologi siciliani e da come sei in quella grotta si capisce molto su che tipo di animale da grotta sarai. Ebbene, il ragazzo aveva sobriamente fatto colazione con spincione del giorno prima, il quale provocò gradevolissime flatulenze che risuonarono allegramente in tutta la cavità. Da cui U’Spinciunaro.

Mauro è detto La Capra e non ci sarebbe neanche tanto bisogno di spiegarlo, basta dargli una veloce occhiata, ma per dovere di cronaca spiegheremo anche l’etimologia di questo nome. Durante un’uscita all’Abisso Purgatorio le SpeleoSeghe Nemo e MiglioVerde capitanate da Mauro decisero di uscire prima degli altri per andare via (causa allergia Nemo)…li ritrovarono ore dopo vaganti nella boscaglia, persi. Mauro parlando dell’avvenimento definirà le sue capacità di orientamento pari o peggiori a quelle di una capra…da allora lui è La Capra

Nemo è sempre stato Nemo e come tale è stato assorbito. Se chiedete a lui il perché di questo nome vi parlerà di romanzi di Verne e discorsi pseudoseriosi ma “su minchiati”, tanto poi finirà aggiungendo qualche sparata delle sue, come quella volta che uscì dalla lezione di chimica con le braccia alzate gridando “ANESCELON, ANESCELON” e c’è chi fece due ore di ridere in faccia al docente di Mineralogia a causa di questa performance. Attualmente il ragazzo è impegnato con il Soccorso, e c’è da dire che si teme per la sua salute mentale preda di alcuni soggetti che popolano questo ambiente.

Insomma possiamo definirli lagnusi, perdigiorno, mangioni, maniaci sessuali e schizzati e magari presi uno per uno “un su bbuani mancu pa priassa”, ma quando il gruppo si riunisce lascia sicuramente il segno.

Ricordate una SpeleoSega è per sempre!


testo e disegni di U’Spinciunaru

4 commenti:

antonio ha detto...

...posso solo dire "FANTASTICO"

SANDRO ha detto...

da applausi...complimenti all'autore

Leo ha detto...

Per la precisione il soprannome di Mauro "la Capra" non è dovuto alle sue capacità di orientamento pari o peggiori a quelle di una capra...anche perchè le capre hanno delle doti di orientamento moooolto migliori di quelle di Mauro, bensì perchè (riporto testualmente la mail di Mauro): "Per quanto riguarda la perdità dell'orientamento, dico solo che faceva strada miglio verde e io seguivo come una capra..."

Mauro ha detto...

hahahahaha leo ha proprio ragione!

Grande Spinciunaru comunque autore del tutto