lunedì 14 gennaio 2008

Grotta Pietrazzi 12.01.2008

Il nostro caro Alberto parla spesso e da molto tempo della grotta Pietrazzi( in località pietrazzi una collina sopra il quartiere Cruillas), che però non visita da parecchi anni; allora si decide di andare a fare un sopralluogo per vedere se il nostro Alberto ricorda l'ubicazione della grotta e se è ancora praticabile. La squadra è composta da Alberto Proteo, io ovvero Mauro La Capra, e Nemo. L'appuntamento è alle 8 in piazza a Cruillas, ma come al solito il caro Nemo decide di ritardare quei venti minuti di routine. Arrivati nel luogo della ricerca il magico Alberto, che pareva molto dubbioso, trova invece subito un po' d'orientamento e seguendo un sentierino arriviamo abbastanza velocemente ad individuare un insieme di massi sotto cui dovrebbe esserci la grotta. Il paesaggio intorno si presenta proprio come pietrazzi di calcare fortemente erosi dai processi carsici di superficie; il paesaggio naturale è però disturbato da collinette di sfabbricidi (munnizza edile) che rompono apparentemente la continuità litologica di questi calcari affioranti. Arrivati all'entrata ci aspetta una bella sorpresa, l'entrata della grotta è coperta da un po' di "balatuni" e qualche simpatico rovo pieno di spine onde per cui ci si appresta a togliere i rovi a colpi di stivali e a spostare un simpatico balatone dall'entrata per iniziare la discesa. In questo piccolo pirtusicchio si trova subito un scivolo molto fangoso, dove si può facilmente scivolare di culo, che ci permette di entrare in un mondo bellissimo che mai io e Nemo ci saremmo aspettati di trovare in quella piccola grotta. Moltissime le concrezioni (come personalmente non ne ho mai viste) e un ambiente che è percorribile tutto in arrampicata libera senza l'ausilio di corde e attrezzi. Dopo lo scivolo troviamo una piccola parte in arrampicata che ci fa entrare in un amplissimo salone, lungo pensiamo circa 100 metri e alto almeno 15. Ecco che qui iniziano le grandi imprecazioni contro quello stupidino di Nemo che non ha portato la macchina fotografica, ma come si fa! Come direbbe un nostro amico, nte cuorna Nemo! Le imprecazioni dureranno lungo tutta la grotta perché ad ogni punto si possono trovare concrezioni bellissime, piuttosto pulite e con forme particolari, che sarebbero spettacolari da fotografare; addirittura nell'ultima sala da noi visitata possiamo trovare fenocristalli di calcite grossi anche qualche centimetro. Ma non c'è problema infatti notato che la grotta è ancora praticabile e che Alberto ricordava la via di progressione si è deciso insieme che quanto prima si farà un'uscita con tutto il gruppo (chi ci ama ci segua) a visitare questa bellissima e divertentissima grotta e per fare finalmente qualche foto. Progredendo abbastanza velocemente nel giro di circa due ore riusciamo a guadagnare l'uscita e reimpostare il balatone come discrimine tra luce e buio. Il nostro è stato un arrivederci a presto alla grotta Pietrazzi.

Notizia di Mauro la Capra

3 commenti:

Mauro ha detto...

perchè mi eliminate i commenti?

SpeleoPetra ha detto...

.... perchè l'uso dei cognomi non è gradito!!!

Mauro ha detto...

Ah scusa...mu scurdai...

sti curnuti i sbirri sono dappertutto :))